Personaggi famosi
(da note del Prof. Franco Cercone alcuni cenni della vita di Vincenzo Giuliani, Salvatore Tommasi, Giuseppe Andrea Angeloni, Giuseppe Marcone, Enrico Sabatini) Sen.
(da note del Prof. Franco Cercone alcuni cenni della vita di Vincenzo Giuliani, Salvatore Tommasi, Giuseppe Andrea Angeloni, Giuseppe Marcone, Enrico Sabatini)
Sen. Giuseppe Andrea Angeloni (Roccaraso 1826 – Napoli 1891)
Nato a Roccaraso il 25.2.1826 da agiata famiglia, Giuseppe Andrea Angeloni è considerato a giusto titolo “il più illustre cittadino” roccolano. Da giovane aveva studiato Economia politica e Scienze Agronomiche all’Università di Napoli. Di idee liberali e patriottiche, fu perseguitato dalle autorità borboniche, arrestato e mandato in esilio. Entrò a far parte a Genova del comitato per la raccolta dei fondi a favore di Giuseppe Garibaldi che si accingeva a compiere l’impresa dei Mille. Dopo l’Unità d’Italia fu prima Deputato e poi Sottosegretario ai Lavori Pubblici nel governo Cairoli. Autore di molti saggi, si segnalò all’attenzione di politici ed economisti per la lucidità con cui espose i problemi dell’affrancamento del tavoliere della Puglia, del Credito fondiario e dei sistemi di riscatto. Si deve tuttavia alle sue appassionate dissertazioni sulla “questione ferroviaria” del Mezzogiorno ed in particolare dell’Abruzzo che Roccaraso deve il suo decollo nel campo turistico. Grazie all’azione di G. Andrea Angeloni il 18 settembre 1897 fu inaugurato l’intero tratto Sulmona-Isernia con la stazione ferroviaria posta nei pressi del centro abitato di Roccaraso. Come sottolinea il Prof. Francesco Sabatini, Presidente dell’Accademia della Crusca, “fu ancora merito dell’Angeloni quello di aver fatto costruire nel 1881 una lunga variante della strada rotabile tra Pettorano e Roccapia, per togliere asprezza al cammino ed agevolare i futuri traffici sull’antica via maestra dell’Abruzzo”.
Roccaraso diventava così, grazie all’infaticabile opera di Giuseppe Andrea Angeloni, la più nota stazione climatica e di sport invernali dell’Italia Centro – Meridionale.
La morte colse il benemerito uomo politico roccolano a Napoli il 30 dicembre 1891.
Prof. Giuseppe Marcone (Roccaraso 15.8.1862-Roccaraso 16.8.1940)
Nato a Roccaraso nel 1862, si laureò giovanissimo in Medicina Veterinaria presso l’Ateneo si Napoli ed in questa città iniziò una brillante carriera universitaria. Per i suoi alti meriti scientifici fu chiamato nel 1902 a ricoprire la cattedra di Patologia speciale e Clinica Medica veterinaria nella Regia Università di Pisa, dove rimase ad insegnare fino al 1935.
Insegnò altresì presso la Regia Scuola Superiore di Medicina Veterinaria di Napoli. La sua produzione scientifica ha avuto inizio nel 1885 ed è continuata fino al 1935; ha avuto cioè la durata di un cinquantennio. L’opera lasciata da Giuseppe Marcone è vasta per la sua mole ed è pregevolissima, dato il valore intrinseco del contenuto scientifico.
Vincenzo Giuliani (1733-1799) storico ed archeologo.
La sua famiglia è attestata a Roccaraso fin dal 1650. Vincenzo Giuliani nacque a Vieste da Gaetano Giuliani, medico-fisico. Il giovane Vincenzo si laureò in medicina e filosofia all’Università di Napoli e tornò a Vieste per esercitarvi la professione di medico e di questa Città sul Gargano raccolse le testimonianze storiche più significative, condensate poi in un volume pubblicato a Napoli nel 1768 dal titolo “Memorie storiche, politiche, ecclesiastiche della Città di Vieste”. Ma il richiamo delle proprie radici e della terra degli avi era in Vincenzo Giuliani molto forte e pertanto si trasferì a Roccaraso con la sua famiglia, dimorando spesso anche a Pettorano sul Gizio ove risiedeva la sorella Ippolita.
Gli interessi storico-archeologici portarono Vincenzo Giuliani a redigere numerose opere che, rimaste allo stato di manoscritto, andarono con il tempo perdute. Di esse, improntate ad uno spirito illuminista, conosciamo tuttavia alcuni titoli: ”La storia dei Peligni” (suddivisa in 6 libri), “La Città di Sulmona”, “Memoria storica del Piano delle Cinquemiglia”. Una parte del manoscritto di quest’ultima importante opera fu rinvenuta dalla Libreria Antiquaria Tonini di Ravenna ed acquistata successivamente dalla Biblioteca diocesana di Sulmona. Sottoposto poi ad una attenta lettura critica e trascritto dal Prof. Francesco Sabatini e da Mons. Edmondo De Panfilis, il testo è stato pubblicato nel 1991 a cura della Deputazione Abruzzese di Storia Patria con il titolo “Ragguaglio istorico della terra di Roccaraso e del Piano delle Cinque Miglia” e presentato al Comune di Roccaraso il 24.5.1992, paese al quale Vincenzo Giuliani ha rivolto sempre il proprio pensiero fino alla morte che lo colse d’improvviso a Vieste nel 1799.
Salvatore Tommasi nacque a Roccaraso il 26.7.1813 da genitori di Accumoli (AQ). Studiò nel seminario di Ascoli Piceno e si trasferì a Napoli dove conseguì presso il locale ateneo la laurea in medicina. Per i suoi alti meriti scientifici fu chiamato ad occupare nella capitale del regno la Cattedra di Patologia Medica, ma dovette ben presto lasciare l’amata attività di insegnamento perché fu accusato di professare idee patriottiche e liberali e soprattutto di aver partecipato ai moti reazionari della Romagna. Tuttavia nel 1848 fu eletto deputato della Provincia dell’Aquila al Parlamento di Napoli. Avendo partecipato alla rivolta antiborbonica fu incarcerato e dopo esiliato. Si stabilì in Francia ed Inghilterra, ma tornò subito a Torino e nel 1859 fu Docente all’Università di Pavia. Il 15 ottobre del 1860 Vittorio Emanuele II passò con il suo Stato Maggiore il Tronto e sostò a Giulianova; faceva parte del seguito anche Salvatore Tommasi che presentò al Re, come scrive R. De Cesare, “centinaia di deliberazioni di municipi abruzzesi i quali esprimevano i sentimenti unanimi di quelle popolazioni di volersi congiungere alla grande famiglia italiana”. Dopo il plebiscito dell’ottobre 1860 che sancì la massiccia adesione delle ex province napoletane al nuovo Regno Unitario, Salvatore Tommasi fece ritorno a Napoli e ricevette la nomina per l’insegnamento di Patologia Speciale Medica presso la Facoltà di Medicina di questa città. Nel 1864 fu nominato per i suoli alti meriti scientifici e politici Senatore del Regno d’Italia. La sua attenzione fu rivolta tuttavia a problemi scientifici di patologia medica discussi sulle pagine del famosissimo periodico “Il Morgagni” che Salvatore Tommasi diresse con passione e competenza. Il Tommasi è considerato oggi a giusto titolo uno dei maggiori rappresentanti della cultura abruzzese ed onore e vanto di Roccaraso. Morì a Napoli il 13 luglio 1888.
Enrico Sabatini nato a Roccaraso nel 1894, si diplomò in trombone e flicorno presso il Conservatorio di S. Cecilia a Roma. E’ autore di ben 130 notissime marce per bande musicali, molte delle quali dedicate agli Alpini. Si deve proprio ad Enrico Sabatini la costituzione nel 1920 della prima banda musicale di Roccaraso, assai richiesta nelle feste patronali ed in altre ricorrenze da molti paesi e città d’Abruzzo. Per i suoi alti meriti artistici e musicali Enrico Sabatini fu chiamato nel 1923, all’età di 29 anni, a dirigere la Banda “G. Verdi” di Borgosesia, dove consolidò la sua fama ed ebbe modo di far conoscere la sua vasta ed eccezionale produzione musicale. Due brani in particolare, dedicati agli Alpini: “Venezia” e “Crocemossa”, riscuotono ancora oggi un particolare successo. Morì a Borgosesia nel 1961.
Ultimo aggiornamento
21 Marzo 2013, 16:44